In Tunisia la prima sessione formativa come fase preliminare alle successive attività di campo

Si sta svolgendo in questi giorni la seconda missione in Tunisia del personale dell’Area mare di ARPA Sicilia impegnato nello svolgimento delle attività del progetto MIAREM.
Nella giornata di ieri, 22 agosto, presso la sede del partner associato del progetto Notre Gran Blue di Monastir si è svolta la prima sessione formativa prevista nel progetto sulle metodologie di ancoraggio delle talee di Posidonia oceanica sui supporti sperimentali da collocare sul fondale marino, fase preliminare alle successive attività di campo.

Durante la sessione sessione sono stati utilizzati dei supporti ideati e realizzati nell’ambito del progetto – che prevede l’uso di materiali biocompatibili – con l’utilizzo di steli intrecciati della pianta Stipa tenacissima (L.), lavorata da artigiani locali su indicazioni del personale ARPA Sicilia.

I supporti con talee verranno fissati sul fondale marino secondo uno schema definito preliminarmente che favorisca al massimo i processi di ricolonizzazione dei fondali degradati.

Per l’esercitazione sono stati preliminarmente prelevati e selezionati dei fasci di Posidonia oceanica (L.) Delile poi installati sui supporti sperimentali ad opera dei partecipanti alla sessione formativa. Il supporto completo conterrà almeno 15 talee fissate per un totale minimo di 45 fasci.

La seconda sessione di attività didattiche prosegue il 23 agosto con 2 seminari sulle tematiche di GIS e cartografia e attività di monitoraggio su P. oceanica a cui seguirà il breafing pre immersione e di preparazione attrezzatura subacquea in collaborazione con il locale diving center che fornirà i servizi di supporto agli operatori subacquei di ARPA Sicilia e degli altri partner.

Le attività subacquee relative all’individuazione delle aree interessate dal reimpianto nei pressi delle isole Kuriat – situate a circa 10 miglia a est di Monastir – sono pianificate per il 24 agosto, data alla quale è previsto un miglioramento delle condizioni meteomarine che consentiranno di effettuare le immersioni.